IL RECUPERO CREDITI

Nell’attuale contesto socio-economico tra le attività per cui normalmente si fa ricorso all’avvocato quella del recupero del credito sta acquisendo crescente importanza. Ciò vale sia per le imprese sia per i privati. I sempre più frequenti ritardi negli incassi delle fatture ed i mancati pagamenti da parte dei propri clienti, oltre a ridurre i profitti e rendere più onerosa la gestione per il necessario ricorso al credito bancario, rischiano talvolta di compromettere la sopravvivenza stessa dell’impresa, impedendole di far fronte agli impegni assunti nei confronti dei propri fornitori, dipendenti e finanziatori.

Anche per il privato l’impossibilità di incassare i propri crediti, ad esempio nel caso di inadempimento dell’inquilino nel pagamento del canone di locazione o dell’ex coniuge nel versamento degli alimenti, può incidere in modo notevole sull’economia familiare e determinare altrettante difficoltà e problemi spesso non facilmente risolvibili.

D’altra parte nello scenario attuale l’ottenimento di un finanziamento risulta essere ogni giorno più difficile ed oneroso, sia per le importanti garanzie che vengono richieste, sia per le spese e gli interessi che tali operazioni comportano. L’attività di recupero del credito diventa così sempre più importante e di frequente ricorso per l’impresa come per il privato, sicché si impone oggi una maggiore attenzione alla complessiva gestione del credito insoluto.

LA GESTIONE PREVENTIVA E STRAGIUDIZIALE DEL CREDITO

La gestione del credito insoluto è tanto efficace quanto più prende in considerazione l’intero rapporto contrattuale, dal suo sorgere sino all’evento patologico dell’inadempimento.

Non è cioè soltanto nel momento del mancato pagamento, quando è più naturale richiedere l’ausilio del legale, che debbono essere poste in essere le misure più adeguate: una ottimale gestione del credito deve essere preventiva, intervenendo non soltanto nella fase in cui iniziano a manifestarsi i primi rischi di inadempimento, ma anche al momento stesso in cui sorge il credito, ad esempio quando il cliente ordina la merce o richiede il servizio all’impresa ovvero, sempre a titolo d’esempio, quando il privato individua il proprio inquilino e stipula il contratto di locazione.

Talvolta sono sufficienti piccoli accorgimenti, quasi impercettibili sul piano dei rapporti commerciali, da adottare in modo strutturale, che si rivelano però essenziali per prevenire l’insoluto o, quando questo si verifica, per rendere più incisiva, rapida ed efficace l’attività giudiziale di recupero del credito.

RECUPERO GIUDIZIALE DEL CREDITO

Quando si è verificato l’insoluto e non è stato possibile recuperare il credito nonostante l’esperimento di tentativi stragiudiziali occorre valutare se procedere con l’azione giudiziale. Ogni azione giudiziale comporta dei costi certi, a fronte di risultati per definizione incerti. Risulta quindi essenziale valutare l’opportunità di intraprendere un’iniziativa giudiziale, ponderando con attenzione i suoi costi e le possibilità concrete di recuperare il credito e le spese legali sostenute. Un’azione giudiziale è poi efficace quanto più è pianificata tenendo conto delle particolarità del caso concreto, individuando lo strumento processuale più adeguato a ciascuna singola situazione – non necessariamente il ricorso per ingiunzione – e senza tralasciare le diverse possibilità che la legge attribuisce al creditore per rendere più rapido e quindi efficace il procedimento. Tuttavia, perché l’esecuzione forzata porti frutto non è sufficiente un attento e diligente operato legale, ma è indispensabile l’ottenimento di informazioni di agenzia investigativa quanto più attuali e attendibili che consentano di orientare correttamente l’azione coattiva rendendola efficace.